Per tutti quelli come me che hanno il timore di arrivare in ritardo, quello che succede è ritrovarsi la mattina dello speech in una location meravigliosa quale “Base” a Milano con un ora di anticipo: ovvero deserta (foto sopra)!
Gli speech, si sa, mettono sempre un po’ d’ansia; io la notte prima non dormo bene, diciamolo, continuo a ripetere, ripetere, e ripetere come se fosse una lezione universitaria da studiare a memoria: ma non è così, ve lo posso garantire. L’ansia non deriva dalla paura di non sapere o non ricordare: deriva in parte dalla non conoscenza del pubblico che ci si troverà davanti, forse dalle domande “pericolose” che ti porranno e magari dalla remota eventualità di inciampare mentre sali sul palco ed iniziare così: alla grande…
Esistono svariati libri, blog, tutorial che danno indicazioni su come costruire una presentazione ed uno speech (anche pitch, si anche quelli dedicati al found raising). Io non credo di averne fatti moltissimi o, meglio, dipende con chi ci si confronta: ho in attivo circa una trentina di speech di fronte ad arene di investor, business angel, partecipanti a workshop, invisioning e simili. Ma gli speech che mi appassionano di più sono quelli in cui posso tasmettere qualche nozione utile ai tanti ragazzi che provano a creare la loro prima startup e non hanno manuali di istruzioni: tanto meno hanno ricevuto l’apposita formazione e forma mentis per presentare un idea in 30 secondi, un teaser o affriìonater una sessione di “ask me anything”.
Io ho imparato un po’ sulla mia esperienza nel senso che spesso e volentieri non sono riuscito a fornire le risposte perfette e ragionevoli alle domande insidiose di un business angel ma a volte, l’aspetto che più mi ha sconfortato, è stato di non essere sato capace di trasmettere una vision: una visone futura del proprio servizio o prodotto.
Uno dei miei consigli a tutti gli startupper che affrontano questa ansia è quello di aver ben chiara la proposta di valore che dovete trasmettere ai vostri interlocutori nel momento in cui affrontate una presentazione: se riuscite a identificare quali sono le immagini da proiettare e trasmettere le cose andranno sicuramente meglio (non è detto però che la vostra idea sia davvero vincente nonstante il focus). Parlo dell’immediatezza della comunicazione, dell’empatia e della capacità di sintesi, di saper arrivare al dunque e tasmettere chiarezza!
Solo con questi attributi riuscirai, se non altro, ad attirare l’attenzione e conivolgere il tuo pubblico, farlo interagire e fare in modo creare contatti, interconnessioni e interesse.
A questo link copia del teaser odierno presso “Base” per Tag Innovation School: [download id=”313″]dove si parla di startup, MVP, bootstrap, founraising e altri concetti affascinanti! O se preferisci via Slideshare!